BIO


Enrica Belloni

enrica1               Passando per le strade sia nei percorsi della routine milanese, sia nell'esplorare attraverso i viaggi nuove realtà, Enrica Belloni non rivolge mai uno sguardo pigro. La vita degli uomini, a partire dall'avventore che la sorprende, entra nella visione empatica, entra irreversibilmente nella sua visione etica e artistica. Da qui attinge la sua produzione continua, sempre generosa, di sensibilità verso il dolore.

In questi ultimi anni sono i temi etici, sono i contenuti che muovono la sua abile mano sulla nuda tela. Di grande stimolo sono la partecipazione ad alcune collettive. La risposta al dolore diventa il volontariato non solo in prima linea nelle corsie dell'ospedale Niguarda ma anche e soprattutto di volontariato culturale che attraverso l'opera d'arte diventa l'indicazione catartica, di fede e carità, che educa per sensibilità lo spettatore, il visitatore. L'attenzione didattica è un elemento importante nella vita dell'artista che aggiunge un ultimo tassello all'universalità comunicativa della sua opera.

Sono tre i suggerimenti che vengono annotati per una completezza documentativa dell'opera di Enrica Belloni. Il dolore davanti alle guerre religiose da cui è nata la trilogia inviata al Santo Padre per il dialogo tra religioni. Le tele sulle tre religioni monoteiste trasudano di dolore, di dolore innocente. Purtroppo di estrema attualità per un sangue che continua a sporcare le nostre coscienze.

Riempiono di commozione, inoltre, anche per la sottigliezza di dettagli, i quadri che leggono la vita dei clochard. Forse sarebbe meglio dire in dialetto milanese dei "barbün". Nelle loro privazioni le piccole cose diventano ricchezza nella loro nobiltà d'animo che non viene meno rispetto alla loro indigenza. Il colore degli occhi riempie di dolcezza i gesti, conferisce un tempo differente alla frenetica vita che li ignora.

Di grande valore, gli oli su tela che si occupano dei lavori socialmente utili. Il volontariato diventa tema diretto e non più celato dietro al dolore. Diviene prorompente forza espressiva e risolutiva. Enrica non si piega più dietro una sofferenza sorda e opprimente ma trova la forza e la fede per il riscatto. È l'opera di carità somma. È la risposta alla sordità. È visione forte e liberatoria.

Prediligendo soggetti d’attualità, che elabora con tecnica a olio, mista e anche attraverso una personale sperimentazione dei materiali, Enrica Belloni lavora su grandi tele dove le contaminazioni tra pigmenti ad olio e resine sviluppano un linguaggio dalla forte matericità, di un espressionismo “ombroso”. Nella scoperta del corpo, come lettura sensoriale della psiche, la pittrice trova “una passione autentica nelle valenze antologiche”. Sebbene la sua pittura contenga accentuazioni e timbri espressionisti, nel tratto forte e impetuoso che ne delinea la figura, ha in sé una reminiscenza classica. Altrettanta attenzione e cura viene posta dall’artista a tutti i soggetti di mutamento ambientale con un impatto visivo molto eloquente.

Le produzioni artistiche della pittrice Enrica Belloni hanno sempre mosso l'interesse della critica e del pubblico.

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